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“Vision” days

Alessandro Degasperi in azione

14 Feb 2020

IRONMAN VS DISTANZE BREVI: DOPPIA INTERVISTA A DEGASPERI E POZZATTI

Le gare di triathlon continuano ad accrescere la loro popolarità e accumulando un enorme seguito nel corso degli anni. Oggi le gare di triathlon presentano variegate tipologia, in base alle distanze da percorrere; dagli Sprint (750 metri a nuoto, 20 km in bici e 5 km di corsa a piedi), passando per il triathlon olimpico, l'Half-Ironman e l'Ironman (3,8 km di nuoto, 180 km in bici e 5 km di crosa a piedi). Prepararsi per una gara Ironman o una con distanze brevi richiede in ogni caso molti sforzi e sacrifici, ma è sempre molto gratificante una volta raggiunto il traguardo.
Vi siete mai chiesti però in cosa differisce un Ironman da una gara di brevi distanze?
Abbiamo intervistato due triathleti professionisti che hanno scelto Vision, l'Ironman Alessandro Degasperi (due volte finisher al mondiale Ironman di Kona) e Gianluca Pozzatti (Campione Italiano 2019 di triathlon Sprint) in forza al Team 707, per scoprire le maggiori differenze tra le due discipline in termini di preparazione, approccio alla gara, dieta e molte altre curiosità.


Quante gare disputi mediamente in una stagione?
Pozzatti: “Partecipo a circa 15/20 gare all’anno, sia internazionali che nazionali, suddivise su distanza Sprint, Olimpica e Staffetta (Mixed Relay)."
Degasperi: “Prendo parte a 4-5 gare importanti e altrettante di preparazione. A queste si sommano gare di corsa e di ciclismo come allenamento ”

Nuoto, ciclismo e corsa: ordinali in una scala di importanza nella tua disciplina.
Pozzatti: “Con l’ esperienza maturata negli anni posso affermare che sicuramente la corsa è la frazione che ti fa arrivare per primo al traguardo, ma bisogna nuotare e pedalare abbastanza forte da poter essere li davanti in T2 (seconda transizione) per potersi giocare la gara a piedi..”
Degasperi: “Ciclismo, corsa e nuoto nell'ordine.” 

Quali sono le tappe fondamentali della tua preparazione ad inizio stagione?
Pozzatti: “Negli ultimi anni abbiamo anticipato sempre di più l’ inizio della stagione, nel 2019 ho infatti iniziato con la Coppa del Mondo a Cape Town a metà febbraio. Per cercare di essere competiti così presto è molto importante riuscire a passare un periodo al caldo dove ci si riesce ad allenare con più facilità ed avere inoltre un clima simile a quello che si incontrerà in gara.”
Degasperi: “Cerco di fare una bella base aerobica e molti allenamenti di forza.”

Come è strutturata la tua giornata tipo quando ti alleni? 
Pozzatti: “Lo schema giornaliero varia molto, anche se abbiamo uno schema settimanale di base che cerchiamo di tenere tutto l’anno. Normalmente nel periodo di preparazione invernale, ossia quando le gare sono più lontane, mi alleno circa 28h alla settimana. Tenendo circa i seguenti volumi: 23 km a nuoto, 360 in bici e 80 km a piedi + 2 sedute in palestra.”
Degasperi: “Quando sono a casa nuoto tendenzialmente o la mattina o la sera, in modo da utilizzare le ore più calde della giornata per la bici e la corsa. Sto intorno alle 25h con circa 20/25km di nuoto, 200/250 km di bici e 70/80 km di corsa. Nei training camp invece, cerco di dedicare la mattina alla bicicletta, nuotare nelle ore calde, visto che di solito si nuota all’aperto, e correre dopo nel pomeriggio. In genere supero le 30h con circa 20/25km di nuoto, 500 km di bici e 60/70 km di corsa."


Qual è la tua dieta tipica?
Pozzatti: “Normalmente a colazione mangio del pane e marmellata, latte vegetale con cereali e una fonte proteica, mentre la colazione prima dei lavori di corsa è molto leggera per evitare problemi di stomaco. A pranzo mangio un piatto di pasta o riso ( o altra fonte di carbs) assieme a una fonte proteica, mentre la sera a cena di solito oltre a una bella bowl di verdure aggiungo sempre carne, o pesce o proteine vegetali, e se dovessi ancora  fame, non ho nessun dogma che mi impone di non mangiare carboidrati anche a cena.”
Degasperi: “La dieta dell’insalata "iceberg", nel senso che non la mangio perché fatico a digerirla! Scherzi a parte, cerco di bilanciare carboidrati, proteine e grassi in ogni pasto, cercando di evitare il più possibile cibi elaborati o troppo pesanti”

Qual è la struttura fisica tipica di un atleta della tua disciplina?
Pozzatti: “La struttura  tipica del triathleta è un fisico longilineo con una ridottissima BF, anche se negli anni sui vari podi di WTS si sono visti atleti caratterizzati da strutture fisiche estremamente differenti..”
Degasperi: “Devo dire che per l’Ironman, a parte qualche eccezione (Frodeno e Lange ai due estremi), la struttura fisica è abbastanza simile alla mia (circa 180cm x 70/75kg)”

Qual è il pensiero di un atleta di distanze brevi a riguardo di un atleta ironman e viceversa?
Pozzatti: “C’è sicuramente la massima stima per atleti che riescono a portare a termine una gara del genere. Spesso poi l’atleta di brevi distanze passa a quelle più lunghe con il progredire della carriera.”
Degasperi: "Avendo fatto anche (molte) gare brevi, il mio pensiero è: ogni cosa a suo tempo…”

Quanti litri di acqua assumi generalmente durante una gara?
Pozzatti: “Dipende dal clima in cui gareggiamo; può andare da un minimo di qualche sorso negli sprint temperati, fino ad un massimo di 1,6l  (MAX contenibile in due borracce) nelle gare più calde.”
Degasperi: “Sono arrivato, un anno a Kona, a bere 18 litri di liquidi.”

In percentuale, quanto contano l’istinto e la tattica nella tua gara?
Pozzatti: “La tattica è sicuramente una componente importante anche nelle gare corte, ma l’ istinto ti aiuta tantissimo quando le situazioni di gara si evolvono in modo repentino e tu devi prendere una decisione in pochissimo tempo.”
Degasperi: “La tattica conta molto, perché in una gara così lunga, quanto più si riesce a fare ciò che è stato programmato, maggiore è la garanzia di riuscire a raggiungere l’obiettivo. A volte bisogna cercare di ignorare quello che l’istinto ci direbbe di fare, perché spesso si tratta di scelte che potrebbero presentare il conto più avanti nel corso della gara.”

Qual è l’età media per un atleta professionista della tua disciplina?
Pozzatti: “La media dell’età dei primi 50 classificati nel circuito WTS 2019 è 27 anni.”
Degasperi: “Direi dai 30 anni in su. Prima è meglio togliersi un po’ di soddisfazione nelle distanze più brevi”.

E PER QUANTO RIGUARDA I MATERIALI TECNICI DEL CICLISMO...
Che tipologia di ruote utilizzi generalmente in tua gara?  
Pozzatti: “In gara utilizzo le ruote Vision Metron 55 SL.
Degasperi: “La scelta delle ruote varia molto a seconda dei percorsi, ma la soluzione ottimale per me è disco posteriore (o alto profilo quando il disco è sconsigliato), e un profilo alto o medio sull’anteriore.”

Che tipologia di manubrio utilizzi nella tua gara?
Pozzatti: Nei percorsi caratterizzati da una elevata scorrevolezza cerco di montare le prolunghe Team Mini Clip-On sul mio manubrio.
Degasperi: “Sulla mia bici da crono monto il manubrio Trimax Carbon SI 013; mentre sulla bici da strada utilizzo il manubrio Metron 4D Flat M.A.S., che ha anche la possibilità di montare 2 tipi di appendici dedicate.”

Com’è strutturato il sistema di idratazione sulla tua bici da gara?
Pozzatti: “Ho due portaborracce normali, in quanto il regolamento non consente null’altro.”
Degasperi: “Come borraccia anteriore, utilizzo la Vision DS1 direttamente sulle appendici.”

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